sabato 15 settembre 2012



14/09/2012

Ciao ragazzi,

sono tre giorni che non ci sentiamo a causa di qualche problema sulle connessioni internet.

Il giorno 13 mattina mi alzo alle 8,00 dopo non aver dormito a causa del fortissimo vento misto a pioggia, purtroppo la mattina pare non portare nulla di nuovo.

Smonto la tenda (non senza difficoltà....la stessa è volata via e l'ho recuperata dopo una lunga corsa per il campeggio)

Caricato il tutto è salutato gli amici del camping listro parto destinazione assisi....

La macchina sembra andare meglio del solito , forse per l'aria fresca se non che dopo circa 60 Km appena prima di Collestrada sento come un mancamento alla macchina..mmmmhhhhh intravedo un cartello Autogrill a 3 Km accelero e proseguo...appena entrato nel autogrill (che poi era solo distributore) la macchina si spegne improvvisamente (fortuna nella sfortuna...fosse successo in superstrada erano C...I!).

Il tempo di dare un occhiata è verificare la corrente è ahimè alle candele manco l'ombra....smontato lo spinterogeno mi accorgo che una molla delle puntine si è rotta.....ma cavolo non si rompono mai ed io non ho il ricambio...con il punto di rottura alla base, impossibile ricostruire l'anello.

Per fortuna sono abbonato tramite la Genertel a europ assistance .Arriva il carro attrezzi da perugia con un disponibilissimo autista 8cosa rara oggi giorno) il quale mi ha fatto fare il giro di tre meccanici per niente disponibili è pensare che avere la molla ci vogliono cinque minuti , alla fine ho trovato disponibilità è cortesia presso l'assistenza ufficiale lancia a perugia dove hanno accolto la bianchina e un anziano e cortese meccanico mi garantiva la mia ripartenza nel pomeriggio (Ormai sono le 13,00). Vado a mangiare un panino è alle 14,30 in cinque3 minuti...voilà la macchinuccia "ruggisce" nuovamente :)

Alle 15.30 arrivo all'hotel del camping Fontemaggio a assisi!!!!

Fatta la doccia mi avvio alla porta superiore di Assisi dove lasciata la macchina mi avvio verso il paese ,con la rocca ,le chiese è tutto il resto...ho anche acquistato due anelli Templari + un adesivo per la biancuzza..




15/09/2012




Stamattina un tiepido sole filtra dalle finestre è preannuncia una (si spera) bella giornata...




1a tappa : Spello




La visita di Spello inizia dalla sua parte più bassa, ancora cinta dalle Mura Romane ben conservate, nelle quali si aprono, tre porte: sulla Via Roma, la Porta Urbica e, sulla Piazza del Mercato la grandiosa Porta Consolare, del I sec. a. Cristo.




Poco più avanti, sulla destra dello slargo intitolato a Matteotti, si erge la chiesa del 1025 appartenne ai Camaldolesi dell‘abbazia di S. Silvestro di Collepino, ricostruito nel 1285 in forme romaniche, poi ingrandito in lunghezza nel 1644, demolendo il precedente portico e spostando in avanti la facciata di 7 metri, conservando però le decorazioni con ghirlande di foglie d‘acanto del portale romanico.

L‘interno a croce latina presenta delle volte a crociera ed è allestito con ricchi altari del XVIII secolo.

Vale la visita la famosa Cappella Baglioni con gli affreschi del Pinturicchio, considerati quelli della sua migliore produzione ed il suo autoritratto. Il pavimento in maioliche di Deruta (1526).




Camminando per Spello si incontrano molti antichi e preziosi avanzi come i ruderi dell'Anfiteatro romano, del Teatro riccamente ornato di sculture marmoree, rinvenute nei vicini scavi, i ruderi di un Tempio di Diana, l'arco romano detto della Fortezza, il famoso Tempietto sacro a Clitunno, eretto presso le sorgenti di quel fiume cantato dal nostro grande poeta Giosuè Carducci, gli avanzi di vari acquedotti e terme dicono la grandezza che ebbe questa città al tempo di Roma e la sua importanza nella regione Umbra.




Camminando per Spello si incontrano molti antichi e preziosi avanzi come i ruderi dell'Anfiteatro romano, del Teatro riccamente ornato di sculture marmoree, rinvenute nei vicini scavi, i ruderi di un Tempio di Diana, l'arco romano detto della Fortezza, il famoso Tempietto sacro a Clitunno, eretto presso le sorgenti di quel fiume cantato dal nostro grande poeta Giosuè Carducci, gli avanzi di vari acquedotti e terme dicono la grandezza che ebbe questa città al tempo di Roma e la sua importanza nella regione Umbra.




2a Tappa : Bevagna




Appena arrivato alle 12,00 circa tappa obbligata in un antica osteria per magnasse la coda alla vaccinara :)

Un giro intorno alla cinta muraria, a tutt'oggi in piedi quasi per l'intero perimetro e poi una volta entrati per una delle porte medievali ancora ottimamente conservate, si parte da Piazza Filippo Silvestri su cui si affacciano il gotico Palazzo dei Consoli posto singolarmente in obliquo rispetto agli assi viari e che dal 1886 al suo interno ospita il Teatro Torti (un gioiellino che può accogliere solo 140 posti), le chiese romaniche di San Silvestro (1100 d.C) e di San Michele Arcangelo (1100 d.C).
Terminata la visita alle bellezze della piazza, si imbocca Corso Matteotti e lo si percorre per circa 300 metri fino ad iniziare un tratto in leggera salita. A questo punto si svolta a sinistra in Via Crescimbeni. Una volta passati i resti del Tempio Romano (II sec. d.C.), ci troveremo in Piazza Garibaldi. Sul lato opposto della piazza, troviamo ancora intatta la Porta Cannara.
Scendendo, in prossimità del tempio romano, sulla stradina a ciottolato che scende sulla sinistra, dopo pochi metri ci imbattiamo nelle sale che ospitano i resti delle terme romane (II sec. d.C.).

3a Tappa : Montefalco

l gioiello della "Ringhiera dell'Umbria" si trova senza dubbio all'interno del Museo della Ex Chiesa di San Francesco. All'interno di queste mura, erette tra il 1335 e il 1338 dai frati Minori, è infatti ancora stupendamente custodita l'abside centrale affrescata da Benozzo Gozzoli nel 1452 e narrante la storia della vita di San Francesco.
Commissionato da Jacopo da Montefalco, guardiano del convento di San Francesco, il ciclo è illustrato in dodici scene disposte su tre registri. La narrazione procede, come un'ideale elevazione, dal basso verso l'alto e culmina nella volta con la gloria di San Francesco.
Per quest'opera, Benozzo Gozzoli inizialmente utilizzò il grande modello giottesco, ma se ne discostò, perchè, su probabile suggerimento dello stesso fra Jacopo, utilizzò due noti testi francescani: la Leggenda Maior di Bonaventura da Bagnoregio, divenuta dal 1266 la biografia ufficiale del santo in sostituzione di tutte quelle scritte in precedenza e giudicate non abbastanza ortodosse, e la Leggenda dei tre compagni, che, poichè faceva attenzione soprattutto alle vicende assisane di Francesco, costituì spesso un'importante fonte di ispirazione per la rappresentazione delle scene relative.
Il percorso museale all'interno della chiesa prosegue poi con un dipinto del 1503 di Pietro Vannucci detto il Perugino, con la cappella di San Girolamo affrescata da Benozzo Gozzoli nel 1452, la cappella di Sant'Antonio della metà del XV secolo attribuita ad Andrea di Cagno ed altri affreschi riconducibili ad autori (Niccolò Alunno, Mezzastris, Melanzio, Tiberio Diotallevi detto Tiberio d'Assisi) della scuola umbro-senese del '400 e '500.
Terminata la visita al museo si risale verso la piazza per ammirare il Palazzo Comunale (sec. XIII) con il loggiato quattrocentesco e la torre comunale dalla quale si gode di una vista superba.
Le mura cittadine, stupendamente conservate presentano quattro porte d'ingresso. Si scende poi lungo Corso Mameli sul quale si affacciano numerosi palazzi signorili costruiti nei secoli dal XV al XVII (Palazzo Moriconi Calvi, Tempestivi, Langeli, Senili, Ciardelli, Santi - Gentili, De Cuppis). Il tour dentro le mura prosegue poi con la Chiesa di S. Lucia, sec. XII, che si trova nel nucleo più antico del borgo medioevale.
La Chiesa di S. Bartolomeo, sec. XVIII, mantiene della prima costruzione (sec. XI) una monofora lunettata e una bifora sulla parete absidale esterna. La Chiesetta di S. Maria Maddalena, sec. XIII, rinnovata nel sec. XVIII, presenta affreschi di pittori locali dei sec. XV e XVI; l'annesso monastero risale al sec. XV.
La Chiesa di S. Chiara, sec. XVII, contiene la Cappella di S. Croce affrescata nel 1333 da pittori di scuola umbra; il convento con chiostro risale al sec. XV. La Chiesa di S. Illuminata, sec. XVI, ha la facciata in laterizio preceduta da un portico e un fastigio lunettato che rammenta l'architettura lombarda; all'interno ospita tra I'altro cappelline affrescate da Francesco Melanzio.
Al ritorno una cappatina al monte Saubasio è poi di nuovo in albergo per una mangiata di Carbonara e formaggi al coccio presso il ristorante la stalla.


































































































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