mercoledì 27 aprile 2011

U Barba', osteria genovese con bocciofila a Milano






di Mariarosaria Bruno

L'originalità di certo non manca al ristorante U Barba (via Decembrio 33). Un'osteria con tanto di bocciofila annessa, un luogo dedicato alla convivialità e alla buona cucina tradizionale.


In tavola, i sapori e i profumi dell'arte culinaria ligure in un contesto che ha poco da invidiare alla trattorie di campagna.

I padrini del locale Marco Bruni e Paul Lips- rispettivamente di Zoagli e di Rapallo, genovesi di nascita ma da 18 anni a Milano - sognavano da tempo di aprire in città un luogo che riproducesse nello spirito e nelle fattezze le tipiche osterie liguri, dall'atmosfera vivace, ma al contempoinformale e rilassata.


«Quando abbiamo trovato questo spazio - spiega Marco - abbiamo pensato che fosse perfetto per sviluppare la nostra idea». E in effetti i due gestori hanno fatto bingo, rilevando il vecchio bar-trattoria di via Decembrio, a cui era annessa una bocciofila dismessa da anni.

Un lavoro di ristrutturazione che ha interessato non solo la location interna, ma anche il cortile, dove il campo da bocce è stato trasformato e sistemato per poter essere ancora protagonista di lunghe partite.


Il vecchio campo alla milanese del circolo è stato modificato. Al posto dei tradizionali dossi, oggi trovano spazio due piste dritte all'italiana.A tutti i clienti viene data la possibilità di dilettarsi al gioco delle boccette nel retro del ristorante, tra una farinata e l'altra.

Da U Barba è possibile mangiare all'aperto tra piante di basilico e alberi d'olivo. Oppure, quando il tempo è inclemente, due sale interne accolgono i clienti. Lunghi tavoloni di legno grezzo e tipiche sedie da trattoria riproducono fedelmente le amichevoli atmosfere di luoghi ruspanti, senza dimenticare lo stile e la cura dei dettagli.

Un allestimento completamente vintage, con complementi d'arredo che sono vere e proprie chicche scovate nei mercatini dell'usato.

Dalla vecchia vespa alle valigie old style che rievocano la storia dei liguri, grandi navigatori e viaggiatori. Dalle antiche insegne al mobilio di recupero, fino alla mitica tv degli anni '60. Il televisore, perfettamente funzionante, trasmette filmati in bianco e nero del celebre attore genovese Gilberto Govi, che era solito interpretare il ruolo dello zio, u barba - appunto - in dialetto ligure.

Su tutti i tavoli è immancabile l'olio extra-vergine d'oliva, rigorosamente taggiasco, e un'intera parete - all'ingresso - rappresenta un vero e proprio patchwork che omaggia le personalità liguri più conosciute. Da Fabrizio De André a Gino Paoli, da Moana a Ivano Fossati.

Le specialità gastronomiche proposte vanno dalla focaccia al formaggio tipo Recco alla farinata di ceci, dalle acciughe ripiene - specialità del locale - alle trofie e agli gnocchi al pesto. Dai pansoti alsugo di noci al coniglio alla ligure con purè di patate. Per un pasto completo si spendono mediamente 30 Eu.

Nel menu del pranzo della domenica vengono proposte altre portate tipiche come la pizzata - una focaccia tipo Recco ricoperta di pomodoro - e i testaroli pesto e noci, una pasta fresca originaria della Lunigiana.

Tutte le specialità proposte sono rigorosamente artigianali, dai primi fatti in casa alla focaccia, servita al tavolo al posto del pane, negli appositi sacchettini di carta. Se volete dedicarvi a un'esplorazione della Liguria in un'insolita location questo è il posto giusto, ma vi consigliamo di prenotare anticipatamente.

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