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mercoledì 30 maggio 2012

Assicurazioni auto d’epoca. Ecco i vantaggi



Assicurare un auto d’epoca, si porta dietro parecchi vantaggi economici che dipendono proprio dalla tipologia dell’automobile. In Italia non c’è una vera e propria classificazione delle autovetture che si definiscono d’epoca, al contrario, in America, sono state divise per classi le auto che sono state fabbricate in un determinato anno. Per esempio, le automobili prodotte da 1910 al 1930 sono definite Vintage Car, mentre quelle a cavallo della seconda guerra mondiale sono War Era. Negli Stati Uniti è stata definita anche una terza classe le Classic, sono le automobili a partire dagli anni ’50 e fino all’inizio dei ’70.



In Italia, si definisce un auto d’epoca, quelle autovetture iscritte regolarmente al registro Asi (Automotoclub storico italiano), che in Italia rappresenta Fiva (Féderation Internationale des Véhicules Anciens), l’associazione internazionale preposta a coordinare tutti club di auto d’epoca presenti sul territorio europeo. Per richiedere l’attestato di auto d’epoca è necessario fare riferimento ad uno dei tanti club presenti sul territorio, il quale attesterà o meno se l’auto può essere considerata d’epoca, dopo di questo, presenterà la richiesta di inserimento nell’Asi.

Una volta raggiunti tali obbiettivi ed aver ottenuto il certificato di auto d’epoca, sarà possibile recarsi presso una compagnia assicurativa convenzionata e verificare la possibilità di avere un’assicurazione per il proprio veicolo. Molte compagnie assicurative, propongono delle assicurazioni auto create appositamente per i veicoli considerati d’epoca. La prima agevolazione, è il prezzo che è nettamente inferiorerispetto alla normale autovettura. Il bollo auto, è una seconda agevolazione che può avere il proprietario dell’auto d’epoca, questo comporta delle limitazioni in termini di numeri di guidatori che possono guidare il vicolo.

Insomma, avere l’auto d’epoca comporta dei vantaggi economici non indifferenti dal punto di vista dell’assicurazione. Per chi, però, non ha questa tipologia di mezzo è possibile risparmiare anche sul proprio veicolo grazie alle assicurazioni online, le quali permettono un notevole vantaggio economico rispetto alla normale assicurazione auto.

Articolo sponsorizzato da 6sicuro.it

giovedì 26 gennaio 2012

Scatta il divieto per le vecchie auto :(



Pesaro, 25 gennaio 2012 - STOP alle auto più vecchie e inquinanti. Scattano oggi i divieti di circolazione in città per le vetture a benzina euro 0 e i diesel Euro 1 e 2 senza filtro antiparticolato (oltre che per i motorini pre-euro). Dopo lo slittamento di una settimana dovuto al ritardo nel posizionamento dei cartelli, questa mattina i vigili si troveranno ai varchi di ingresso della Zona blu, per informare gli automobilisti sui nuovi limiti di spostamento. Come sempre, i primi giorni saranno solo di sensibilizzazione, e il blocchetto delle multe resterà nel taschino. Almeno così promette l’assessore all’Ambiente Parasecoli, anche perché a causa dell’influenza che ha colpito alcuni dipendenti comunali, il depliant con i dettagli delle misure anti smog ha subìto un ritardo nella stampa e sarà consegnato alle famiglie i prossimi giorni.

L’AREA INTERDETTA
in città è quasi triplicata. E questo perché gli alti livelli di smog rilevati i mesi scorsi lungo tutta la costa marchigiana, hanno convinto Regione e Comuni ad applicare misure più incisive. A Pesaro la «Zona blu» inizia infatti a Fosso Sejore e ingloba, oltre al Centro storico, anche Muraglia, Montegranaro, Loreto, Pantano e la Celletta, coinvolgendo di fatto i due terzi della città. L’obiettivo resta ridurre le polveri sottili, visto che nel 2011 sono stati registrati ben 56 sforamenti nelle vie di traffico, e 39 nella centralina di fondo del parco Scarpellini. A gennaio per giunta, lo smog è tornato a mordere, ammorbando l’aria per ben 7 giorni. Ma ora a spaventare sono anche gli ossidi di azoto, che hanno alzato i livelli medi.

IL DIVIETO
di circolare vale dal lunedì al venerdì (dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30) esclusi i giorni di festa. A fermarsi saranno le auto a benzina euro 0 (ovvero costruite fino al 31/12/1992) , e i diesel euro 0, 1 e 2 senza Fap (omologate fino al 31/12 del 2000), oltre ai motorini pre-euro. Stessi divieti anche per le auto d’epoca, che ora non potranno fare neanche manifestazioni. Restano in vigore invece le tante eccezioni e deroghe precedenti (per i dettagli: www.comune.pesaro.pu.it). Le attività commerciali e artigianali possono chiederle (motivate e limitate) al comando della Municipale. Contrariamente a quanto suggerito dalla Regione, da noi la Statale resterà libera, così come il tratto di via dei Partigiani e di viale Marconi che consentono l’ingresso al parcheggio del Curvone. Libere anche le vie che segnano il confine della zona blu: strada Panoramica Ardizio, via Lombroso, via Guerrini, via Carloni, via Pantano, strada P. Castagni, via Pertini, via Bonini e via Costa.

IL PROVVEDIMENTO
, secondo quanto riferito dall’assessore Parasecoli, coinvolgerà circa il 13% dei veicoli circolanti in città (dai dati forniti dall’Aci le autovetture a fine 2010 erano 58.384) e quindi almeno 7.000 auto. Ma lo smog, si sa, è un problema di vasta scala, per questo occorre un’azione congiunta con le città limitrofe. Se i provvedimenti restano a macchia d’olio, si rischia di comprometterne gli effetti benefici. Tutti quindi dovranno fare la loro parte.

Francesca Pedini

giovedì 15 dicembre 2011

Normativa UE per auto Euro 0 ed Euro 1



La Normativa UE per auto Euro 0 ed Euro 1 è a molti sconosciuta. Si tratta delle prime delibere anti inquinamento a livello di Unione Europea, ormai vecchie decenni, ma che è sempre bene tenere presente. Ecco dunque tutto quel che è bene sapere, con i vari tipi diveicolo soggetti a queste norme.
Le normative

Quali mezzi riguarda la Normativa UE auto Euro 0 ed Euro 1? Innanzitutto un po' di storia. Si tratta di una direzione intrapresa dall'Unione Europea nell'ormai molto lontano 1991 in grado di contenere l'inquinamento ambientale.

Le prime direttive in materia sono denominate Euro 0 ed Euro 1. La prima riguarda i mezzi più inquinanti, ovvero veicoli a benzina sprovvisti di catalizzatore e quelli cosiddetti 'non ecodiesel'. Come fare a sapere se si è in possesso di questo tipo di mezzo? Basta consultare la data di immatricolazione: se antecedente al 31 dicembre 1992 (dopo la quale è diventata l'obbligatoria la produzione di auto Euro 1) allora senz'altro si tratta di un veicolo Euro 0.

Sono veicoli ai quali, tranne in alcuni casi particolari (ad esempio le auto d'epoca), in diverse città è precluso il traffico.

La normativa Euro 1 è entrata in vigore nel 1993. (da tenere presente che la data di obbligatorietà è indicativa, giacché alcune case automobilistiche tendono ad anticipare le normative)

Questa delibera Ue ha obbligato ogni vettura a montare la marmitta catalitica, nonché ad utilizzare l'alimentazione ad iniezione nei motori a benzina. Si è in possesso di un'auto Euro 1 se immatricolata tra il 1993 ed il 1996.
Il libretto di circolazione

Tutto chiaro dunque per quanto riguarda la Normativa UE per auto Euro 0 ed Euro 1? Se dovessero ancora esserci tentennamenti a riguardo, basta consultare il libretto di circolazione, che per i veicoli Euro 1 recherà una delle seguenti sigle: 83/351 CE rif. 91/441 CE; 88/77 CE rif. 91/441 CE; 88/436 CE rif. 91/441 CE; 89/458 CE 91/441 CE; 91/542 CE punto 6.2.1.A; 93/59 CEE con catalizzatore.