mercoledì 9 febbraio 2011

Limatola: le collezioni di un curato di provincia



di Giuseppe Sangiovanni.

La bella collezione di campane, campanelli, auto d’epoca, abiti talari, paramenti e oggetti sacri di Don Giuseppe Giuliano. A pochi passi dalla chiesa spicca una campana da guinness, del peso di otto tonnellate, benedetta in Vaticano da Giovanni Paolo II, collocata ai piedi del campanile in occasione del Giubileo del 2000. Oltre trecento le caratteristiche campane collezionate, provenienti da tutto il mondo. Possiede 6 auto ’epoca: incantevole una Fiat Balilla di colore rosso del 1934. Quando gli impegni glielo consentono partecipa con grande entusiasmo anche ai raduni. Il vulcanico “Don Camillo” superpatentato(ha persino la patente DK), fino a qualche anno fa guidava personalmente una corriera nuova di zecca che aveva comprato, per i pellegrinaggi organizzati in parrocchia. Percorsi lunghissimi, Fatima, Lourdes, Barcellona, Madrid.

Venti anni al timone della chiesa di San Biagio. Circa tremila anime da curare nello spirito. Carattere forte, senza peli sulla lingua, dimostrato in più di una occasione in trasmissioni televisive nazionali, per far valere i suoi diritti. Ottimo “amministratore delegato” dei beni immobili della parrocchia, che, al giorno d’oggi non può far quadrare il bilancio con le sole offerte fatte dai parrocchiani. Parliamo di Don Giuseppe Giuliano, dinamico parroco, originario della Puglia, che evangelizza la parola di Dio nelle tre chiese esistenti nella sua parrocchia, appartenente, però, alla diocesi di Caserta. Pochissimo il tempo libero.



Le sue passioni: Collezionare campane, campanelli, auto d’epoca, abiti talari, paramenti e oggetti sacri, recuperati in giro per il mondo nei caratteristici mercatini rionali. La passione per le campane, campanelli e motori, il sacerdote l’ha avuta sin da piccolo. Oltre trecento le caratteristiche campane collezionate provenienti da tutta la penisola, da paesi europei ed altri continenti. Una ricerca meticolosa e infinita di reperti dell’arte campanaria. Possiede una delle più singolari collezione di campane, unica nella regione, formata da particolari esemplari, compresi nell’arco di tempo di cinque secoli, alcuni dei quali di raro pregio. “Questa- dice mostrandone una- mi è stata regalata qualche anno fa, a donarmela la moglie del vecchio proprietario del castello, costruito intorno all’anno mille”.

Una passione sbocciata nel corso dell’adolescenza. “Ero piccolo, un bambino, attratto dalle campane che andavo a suonare nella mia parrocchia, era un puro divertimento per me: passione sfociata poi nella vocazione, che mi ha condotto al sacerdozio”. La campana da Guinness dei primati è posizionata ai piedi del campanile.



Otto tonnellate di peso,diametro: 2,3 m – Altezza 2,4 m. Campana costata 250 milioni delle vecchie lire(frutto delle offerte dei fedeli), fortemente voluta da Don Giuseppe per il Giubileo del 2000, dedicata alla Pace fra i popoli, benedetta da S.S. Giovanni Paolo II, in Vaticano. Il prete-turbo colleziona anche auto d’epoca. Ne possiede sei: una Fiat Balilla di colore rosso del 1934, una Topolino-Belvedere del 1954, una Fiat 850 del 1968, una Fiat Ritmo(regalata a lui dal vescovo Raffaele Nogaro), una Fiat 1800 del 1959, una Fiat 1400 del 1955. Quando gli impegni glielo consentono partecipa con grande entusiasmo anche ai raduni.

Il vulcanico “Don Camillo” superpatentato (ha persino la patente DK professionale) fino a qualche anno fa guidava personalmente un corriera nuova di zecca che aveva comprato, usata nei pellegrinaggi organizzati in parrocchia. Percorsi lunghissimi, Fatima, Lourdes, Madrid, Barcellona: con lui, viste le distanze si alternava alla guida un suo amico autista. Di “contemporaneo” possiede la nuova Fiat 500 e un furgone di nove posti. All’interno della casa canonica dieci anni fa ha allestito un museo di abiti talari, paramenti e oggetti sacri, libri antichi, sempre recuperati nei mercatini. “Ma la ricerca per le mie collezioni non è mica finita”- conclude Don Giuseppe, intenzionato ad ampliare i pezzi.

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