venerdì 17 luglio 2015

Udine, la Mini Morris Gt di Alain Delon a “casa” di Laura


L’attore girò un film in città e poi la regalò a un meccanico. L’ha acquistata l’artista Ellero: è un esemplare unico

di Maristella Cescutti




UDINE. È nera fiammante, bellissima, nonostante l’età affascina per le sue forme sempre attuali. È lei, la mitica Mini Morris 1300 Gt il cui proprietario è stato un altro bellissimo, Alain Delon.


Avete capito bene il famoso attore francese ha portato la sua vettura a Udine nel lontano 1959 a un privato udinese. Qui, nella nostra città inizia la seconda vita dell’auto inglese. Dopo di che l’amore per le Mini ha fatto sì che entrasse nella passione di Laura Ellero, designer e ora artista.

Negli anni ’60 lungo il viale Tricesimo era attiva una autofficina il cui titolare era ed è Achille Magris grande appassionato di auto d’epoca tanto da essere contattato dalla cinematografia francese di allora per poter utilizzare le sue vetture per girare dei film. Così è avvenuta la conoscenza con l’attore francese.

Conoscenza trasformata poi nel tempo in amicizia tutt’ora stretta. Sta di fatto che a Udine viene girato un film il cui set è in piazza San Giacomo e Cividale. “Il partigiano in vacanza” dovrebbe essere il titolo, del film quasi introvabile con appunto Alain Delon protagonista.


Così, come racconta Magris con grande verve, ho “girato” con le mie vetture tra cui una splendida Balilla. Delon e Magris diventano amiconi frequentano trattorie (un ricordo per La Maddalena Sporca è d’obbligo) e bar nelle vie che immettono in piazza San Giacomo. Alla fine, “per riconoscenza” l’attore regala la sua Mini all’amico udinese che la tiene fino a quando Laura Ellero la vede, ed è colpo di fulmine.



«Vista e presa – dice Laura – prima ancora di conoscerne la sua storia, ho capito immediatamente che si trattava di un’auto unica e fuori serie». Infatti di questa vettura esiste solo un unico esemplare richiesto dall’attore per sé. Gli interni sono bianchi in pelle, cruscotto e portiere rifinite in radica e, eccezione per quegli anni, vetri e lunotto superiore apribile ed elettrici.

Ancora uno sfizio si era concesso l’attore, quello di realizzare il tetto dell’automobile rivestito in pelle nera. «Il fatto che abbia la guida a destra – dice Ellero - per me non è stato un ostacolo, ma un ulteriore appeal verso la vettura. Questa particolarità mi ha ancora più coinvolto e negli oltre 20 anni di strada ho incrociato un sacco di sorrisi e spiritosi commenti.

Quando racconto inoltre le sue origini lo stupore e la curiosità per il mitico passato accende ancora di più l’interesse». La Mini di Alain Delon ha caratterizzato anche un recente set fotografico in cui sono state rappresentate le più belle location friulane per essere poi propagandate a Londra.

Ora la vettura fa parte integrante dell’arredo del “Posto anomalo per l’arte” e si confonde tra i colori e le opere di questo atelier udinese disegnandone una impronta internazionale.

Fonte: Qui

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