domenica 6 ottobre 2013

Gli “Anni Felici” nei ricordi nostalgici di Daniele Luchetti



Dopo “Mio fratello è figlio unico” e “La nostra vita”, Daniele Luchetti torna a raccontare una vita familiare con “Anni felici”, biografia romanzata dell’infanzia del regista interpretata da Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti (che ha già dato volto alla madre di Paolo Virzì e Pupi Avati). Ambientato nel 1974, il film racconta di Guido, artista frustrato che vorrebbe essere d’avanguardia ma si sente intrappolato in una famiglia borghese e invadente. Serena, sua moglie, non capisce molto l’arte ma ama l’artista. I loro figli, Dario e Paolo, sono testimoni involontari della loro irresistibile attrazione, dei loro disastri e dei loro trattamenti. 




Affidandosi ad una regia classica e alla propria voce narrante, Luchetti mostra con sincerità e affetto le vicende che hanno sconvolto la sua infanzia giocando di fantasia. Il titolo provvisorio del film “Storia mitologica della mia famiglia” definiva i contorni di un’operazione biografica contaminata da ricordi mitizzati durante lo scorrere degli anni. La dichiarazione auto-biografica ha poi ceduto il passo a un titolo nostalgico, “Anni felici”, quelli vissuti senza rendersene conto. Felici perché liberi di sbagliare e, soprattutto, di vivere in un periodo storico pieno di cambiamenti sociali. E’ questo il passo in più che compie il regista, capace di non farsi imbrigliare dal suo narcisismo, raccontando qualcosa di più di quegli anni. Una nostalgica ma viva istantanea degli anni ’70. “Anni felici” è nelle sale dal 3 ottobre distribuito da 01.

Nessun commento:

Posta un commento