Caos-viabilità per «Auto e Moto d’epoca». L’organizzatore Baccaglini accusa: «Nessun piano per evitare disagi e contravvenzioni, solo Flormart privilegiata»
di Felice Paduano
PADOVA. Un boom sotto tutti i punti di vista. Come in tutte le edizioni degli ultimi anni, anche l’edizione 2001 di Auto e Moto d’Epoca, inaugurata ieri ed aperta sino alle 19 di domani sera, ha segnato sin dal primo giorno già un nuovo record: più 15% di visitatori rispetto all’edizione del 2010 (in totale furono 50.000) ed ha fatto riempire di nuovo gli alberghi (tra cui il Grand’Italia, Plaza, Mantegna, Galileo e Biri ) ed i ristoranti cittadini. Ma l’afflusso in città di migliaia di espositori e visitatori, tra cui tanti arrivati anche dal Giappone, Usa, Australia e Russia, ha provocato, già nelle prime ore della mattinata, una valanga di disagi sia ai residenti intorno alla fiera che agli automobilisti in transito.
Tant’è che, dalle 9 alle 11, il traffico della zona è andato in tilt ed i vigili sono stati costretti ad appioppare minimo trecento multe per divieto di sosta (38 euro a testa ) ad altrettanti automobilisti. Tant’è che l’anima organizzativa della manifestazione, l’imprenditore padovano Mario Carlo Baccaglini, si scaglia con irruenza contro il Comune. «Faccio parte, credo da sempre, della schiera dei padovani che cercano di fare qualcosa di concreto per lo sviluppo economico e per la crescita, anche culturale, della nostra bella città – sottolinea il tenace Baccaglini -. Tutte le istituzioni locali sapevano benissimo che, a partire da ieri, sarebbero arrivati a Padova decine di migliaia di visitatori. Come mai, allora, l’amministrazione comunale non ha programmato un robusto e capillare piano di viabilità e di mobilità sia di accesso alla città che intorno ai padiglioni della Fiera? Perché il Comune si è dato tanto da fare, ad esempio, per evitare ingorghi e multe durante i giorni del Flormart, mentre ha fatto pochissimo per questa, bellissima, edizione di Auto d’Epoca ?» Baccaglini rivela anche un retroscena politico, destinato a suscitare una valanga di polemiche. «Da alcune settimane sono in contatto con Comune, Provincia e le altre istituzioni e associazioni di categoria per definire un programma di massima per portare alle prossime manifestazioni di Auto d’Epoca, previste a Parigi e Stoccarda, anche un pacchetto turistico per promuovere l’immagine di Padova all’estero anche per quanto riguarda l’enogastronomia locale. Ho già chiesto più volte di avere la possibilità di portare con me, sia in Francia che in Germania, i modellini in scala della Cappella degli Scrovegni e del Pedrocchi. Ebbene: non ho ancora trovato nessun politico disposto a darmi una mano concreta in questo progetto».
Ma come mai una mostra-mercato di auto antiche riscuote, ogni anno che passa, sempre più successo? Risponde subito il direttore generale di PadovaFiere spa , che partecipa al 50% all’organizzazione di Auto d’Epoca, promossa da sempre dalla società di Baccaglini che si chiama Intermeeting.
«Ci avviamo verso la trentesima edizione, ma in materia di auto e moto d’epoca Padova, già da diversi anni, è diventata la capitale europea del settore .- osserva Paolo Coin -. proprio in questi tempi di crisi generale l’auto antica è diventata un bene rifugio destinato ad essere rivalutato anno dopo anno». Intanto anche per oggi e domani il traffico intorno alla Fiera resta a rischio. Tant’è che in zona saranno presenti più vigili rispetto ad ieri: il consiglio è quindi di parcheggiare lontano dalla Fiera e di usare i mezzi pubblici.
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